Il Borgo denominato “Casa Hirta” sarebbe sorto su un preesistente villaggio romano, le prime notizie storiche risalgono all’ 861 nella cronaca del monaco Benedettino Erchemperto. Quindi il Borgo “Casa Hirta” appartenne prima ai Longobardi del principato di Capua e nell’ 879 fu dato a Pandulfo Conte di Capua. Nel IX sec. per sfuggire alle incursioni Saracene in pianura, molti abitanti si trasferirono a “Casa Hirta”. Nel 1062, il Borgo fu occupato da Riccardo I di Aversa, che dà inizio alla denominazione Normanna.
Dopo la denominazione Normanna, il Borgo passa sotto il dominio degli Svevi con Roberto Di Lauro e dei Sanseverino, consigliere di Federico II di Svevia. La famiglia del Sanseverino tenne il Borgo di Casertavecchia fino all’avvento degli Angioini. Con l’arrivo degli Aragonesi l’importanza del Borgo diminuisce perché le attività cominciano a svilupparsi in pianura. Con l’avvento dei Borboni nel 1752 e la costruzione della Reggia affidata da Carlo III al Vanvitelli, molti abitanti lasciano definitivamente l’antico Borgo trasferendosi a Caserta Nuova. La visita prevede un percorso attraverso le strade del borgo medievale, il cui primo impianto risale al IX secolo dopo Cristo. Si costeggeranno le antiche costruzioni, ancora oggi intatte nella loro forma, ammirandone le caratteristiche architettoniche e la moderna sistemazione abitativa e artigianale. Durante il percorso si effettueranno soste presso gli edifici di maggior rilievo: Il castello, con la sua magnifica torre dei falchi; La chiesa dell'Annunziata, che conserva gli originali affreschi del XIII sec.; il Duomo, ricco di pregevoli opere d'arte e di innumerevoli testimonianze storiche.

REGGIA DI CASERTA


Nel 1750 Carlo di Borbone (1716-1788) decise di erigere la reggia quale centro ideale del nuovo regno di Napoli, ormai autonomo e svincolato dall’egida spagnola. La scelta del luogo dove sarebbe sorta la nuova capitale amministrativa del Regno cadde sulla pianura di Terra di Lavoro, nel sito dominato dal cinquecentesco palazzo degli Acquaviva. Il progetto per l’imponente costruzione, destinata a rivaleggiare con le altre residenze reali europee, fu affidato, dopo alterne vicende, all’architetto Luigi Vanvitelli (1700-1773), figlio del più importante pittore di vedute, Gaspar Van Wittel. La costruzione della Reggia ebbe inizio con la posa della prima pietra il 20 gennaio del 1752 e procedette sino al 1759. Dopo la partenza di Carlo i lavori di costruzione della Reggia, subirono un notevole rallentamento, alla morte di Luigi Vanvitelli nel 1773. Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi e successivamente altri architetti, che si erano formati alla scuola del Vanvitelli, portarono a compimento nel secolo successivo questa grandiosa residenza reale. La Reggia di Caserta ha una pianta rettangolare articolata su corpi di fabbrica affacciati su quattro grandi cortili interni e si estende su una superficie di circa 47.000 metri quadrati per un’altezza di 5 piani pari a 36 metri lineari. Un imponente portico (cannocchiale ottico”) costituisce l’ideale collegamento con il parco e la cascata, posta scenograficamente al culmine della fuga prospettica così creata.

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